QUANDO NON ERAVAMO DIGITAL BOYS – 2a puntata
Da sempre l’umanità ha cercato di fissare sulla parola scritta i propri pensieri, allo scopo di tramandarli alle future generazioni. Sicuramente con meno aspettative anche il FantaCinico creò uno spazio scritto sul quale raccontare il vissuto fantacalcistico. E ciò capitò grazie ad una della tante brillanti idee di Franco durante il 1° campionato Fantacinico (1996-1997): e così nacque la “Gazzetta di Fantacinico”, nel febbraio 1997, quando la stagione aveva già virato la boa della prima metà del fantatorneo. Era un’epoca in cui i personal computer non erano certo diffusi in ogni casa, come magari adesso per gli smartphone. Figuriamoci addirittura la stampa del suddetto periodico, quando le stampanti erano giuste quelle ad aghi che si usavano negli uffici. Eppure era bello lo stesso e ci divertivamo tanto. Magari non c’erano copie a sufficienza per tutti, ma bastava passarcelo per continuare il commento di quanto era stato pubblicato. Dopo poco più di un mese nacque un altro periodico, il “Corriere di Fantacinico” che a differenza del primo, che trattava dei risultati della giornata appena conclusa, il suddetto Corriere presentava le partite della prossima giornata, accompagnando ogni squadra a dei primordi di emoticon, a corredo dello stato di forma. In questo modo tutti gli aspetti fantacalcistici, sia il prima e il dopo, erano coperti. E come non segnalare anche “Il Tarallo” e “La Zuppa” che coprivano il periodo estivo trattando soprattutto di gossip fantacalcistici (e non)? Chissà, magari un giorno raccoglieremo (su carta o in digitale) tutti questi numeri arretrati che in fondo sono i progenitori dell’attuale sito che in forma di blog non fa altro che ripetere le gesta dei gloriosi “Gazzetta” e “Corriere”. La foto allegata si riferisce ad un numero storico, quello in cui nella seconda edizione del FantaCinico ci fu la clamorosa rimonta di Tormentino ai danni di New Tim in poche giornate della fase clock: nello specifico qui si parla del sorpasso nello scontro diretto alla terzultima giornata. In una sola pagina venivano riassunti in modo eccellente tutti i temi del campionato.
E anche in questa puntata passiamo rapidamente dal passato al futuro, presentando le nazioni del girone C e D dei prossimi mondiali di calcio femminile.
Girone C:
SPAGNA
La Roja inizierà la sua nuova ricerca per un titolo di Coppa del Mondo femminile FIFA il 21 luglio a Wellington, Aotearoa in Nuova Zelanda. Da quando hanno fatto la loro prima apparizione sulla scena mondiale a Canada 2015, sono migliorate sempre di più, ma la squadra di Jorge Vilda dovrà superare diversi ostacoli se vuole continuare questa traiettoria verso l’alto in Australia e Nuova Zelanda 2023™. I preparativi per la Coppa del Mondo della Spagna sono stati ostacolati da problemi interni, in particolare la decisione di 15 giocatrici nel settembre 2022 di annunciare congiuntamente le proprie dimissioni dalla nazionale tramite i social media. Inoltre, continuano i dubbi sulla partecipazione di Alexia Putellas, che si sta ancora riprendendo dalla rottura del legamento crociato anteriore (LCA). Tutto ciò significa che la squadra che Jorge Vilda potrebbe essere molto diversa da quella che ha assicurato la qualificazione alla Coppa del Mondo. Tra i lati positivi, Jennifer Hermoso è tornata all’ovile nel febbraio 2023 dopo un infortunio al ginocchio che l’ha tenuta fuori da UEFA EURO dello scorso anno. L’attaccante è stata richiamata per le recenti amichevoli in cui la Spagna ha registrato vittorie su Giamaica, Repubblica Ceca, Norvegia e Cina, oltre a una sconfitta contro l’Australia.
COSTARICA
La Costarica è un Paese che sa regalare vibrazioni positive e trasmettere allegria contagiosa. Queste caratteristiche, assolutamente peculiari, si riflettono anche nel modo di interpretare il gioco del calcio e, più in generale, nello spirito con cui vengono affrontate le competizioni sportive. Forte di questi presupposti, la nazionale femminile costaricana si recherà quest’estate in Oceania con l’obiettivo di disputare un grande Mondiale, dopo essersi resa protagonista di un’indiscutibile crescita e con la determinazione di chi vuole migliorarsi ancora. Le premesse per questa seconda partecipazione, dopo il debutto a Canada 2015 conclusosi con l’eliminazione in extremis al termine della fase a gironi, sono buone.
La qualificazione delle ragazze di Amelia Valverde è arrivata grazie al quarto posto ottenuto al CONCACAF Championship dello scorso anno in Messico. Un risultato non banale, basti pensare che nel torneo di qualificazione era impegnata anche la nazionale statunitense campione del Mondo in carica; adesso la Costa Rica può concretamente sperare di recitare un ruolo non secondario in Australia e Nuova Zelanda, sognando di accedere alla fase a eliminazione diretta per la prima volta nella sua storia.
Sulla strada verso la Coppa del Mondo femminile FIFA 2023, Las Ticas hanno vinto tutte le quattro partite della fase preliminare contro St. Kitts e Nevis, Isole Vergini Americane, Curaçao e Guatemala, segnando 22 gol e non subendone alcuno. Poi hanno superato la fase a gironi, emergendo da un raggruppamento comprendente Trinidad e Tobago, Canada e Panama, infine hanno perso la semifinale contro gli USA e la sfida per il terzo posto contro la Giamaica. La squadra, imperniata su veterane del calibro di Shirley Cruz e Raquel Rodríguez Cedeño, si è dimostrata solida e ben rodata; fra gli ulteriori valori aggiunti vanno citate le giovani più promettenti di una generazione ricca di talento e la grande determinazione a voler scrivere una pagina di storia messa in mostra da tutto il collettivo. La Costa Rica giocherà il proprio girone in Nuova Zelanda – avversarie Spagna, Giappone e Zambia – e potrà contare sul sostegno di un’intera nazione letteralmente innamorata del calcio.
ZAMBIA
La prima squadra di qualsiasi nazione africana senza sbocco sul mare a qualificarsi per una Coppa del Mondo senior – maschile o femminile – lo Zambia farà la storia in Australia e Nuova Zelanda semplicemente essendo lì. Non bisogna aspettarsi che si accontentino, però, di partecipare. Le ambiziose Copper Queens sono ormai da diversi anni una potenza emergente nel calcio femminile africano e hanno tutte le intenzioni di lasciare un segno indelebile al loro debutto nella FIFA Women’s World Cup™. L’allenatore Bruce Mwape esemplifica questa fiducia, come ha dimostrato quando ha reagito al sorteggio della sua squadra contro Giappone, Spagna e Costa Rica affermando in tono ottimista: “Per essere un campione, devi battere il migliore”. “Per me”, ha aggiunto l’allenatore dello Zambia, “questo è il momento di mostrare al mondo che possiamo affrontare qualsiasi squadra ai Mondiali. [Dopo il sorteggio] ho guardato le squadre e ho pensato: ‘Possiamo ancora arrivare al turno successivo’”. Gran parte della fiducia di Mwape si basa su un potente attacco che include, in Barbra Banda, uno degli attaccanti più entusiasmanti del gioco globale. Ma mentre Banda ha aiutato le Copper Queens a segnare sette volte in tre presenze alle loro Olimpiadi di debutto nel 2021, sono cadute dopo averne subite 15, una media di cinque a partita. Colmare le lacune in quella difesa sarà essenziale se lo Zambia vuole realizzare le grandi ambizioni del suo allenatore.
GIAPPONE
Nel 2011, quando la Germania ha ospitato la FIFA Women’s World Cup™, il perdente Giappone ha ridefinito il significato di straordinario, diventando la prima squadra asiatica senior (maschile o femminile) a portare a casa il trofeo più importante di tutti. Poi, dopo essersi unito ai ranghi delle potenze del calcio mondiale, il Nadeshiko ha fatto di tutto per ripetere l’impresa contro gli Stati Uniti al torneo del 2015 in Canada. Purtroppo, una schiacciante sconfitta per 5-2 ha presto messo fine a quei sogni. Più tardi, a Francia 2019, il Giappone ancora una volta si è ritirato prematuramente quando l’Olanda si è dimostrata untroppo avanti negli ottavi. Il Giappone è una sorta di specialista dei tornei giovanili, ed ha allevato generazione dopo generazione di talentuose giocatrici. Ora, queste giovani – molte delle quali sono già internazionali esperte – hanno ancora il potenziale per stordire il mondo. Riconquistare il titolo vinto con tale stile oltre un decennio fa è la massima priorità e quella che promette di essere una ricerca entusiasmante.
GIRONE D:
INGHILTERRA
L’Inghilterra dispone di una rosa ricca di grande talento e di un tecnico considerato tra i più bravi e tatticamente astuti di tutto il panorama mondiale. Che le Leonesse siano una delle formazioni favorite per la vittoria finale lo conferma il trionfo lo scorso anno a UEFA Women’s EURO. Dopo quel successo ottenuto sul suolo amico, Sarina Wiegman e le sue ragazze sono diventate vere e proprie eroine in patria. Ora tutto il paese si concentrerà su quello che accadrà in Oceania, dall’altra parte del mondo, dove le inglesi cercheranno di vincere la loro prima Coppa del Mondo Femminile FIFA.
Nonostante l’Inghilterra possa contare su elementi di altissimo livello in qualsiasi ruolo, l’assenza di Beth Mead sarebbe difficile da assorbire per chiunque. La fenomenale calciatrice, vincitrice del premio come Miglior Giocatrice all’ultimo UEFA Women’s EURO, sta recuperando da un infortunio al legamento crociato anteriore subito a novembre, e nelle parole della sua allenatrice, “solo un miracolo” potrà farla essere in forma per Australia e Nuova Zelanda 2023. A febbraio la campionessa dell’Arsenal ha dichiarato: “Se fossi realista, direi di non poter rientrare prima della prossima stagione, ma io non lo sono affatto! La Coppa del Mondo è una motivazione enorme e darò il massimo per potervi partecipare.”
HAITI
La nazionale femminile di Haiti è entrata nella storia a febbraio, quando si è qualificata per la prima volta in assoluto alla Coppa del Mondo femminile FIFA.
Il terzo posto ottenuto nella fase a gironi del campionato femminile CONCACAF 2022 era valso alle Grenadières la qualificazione al primo torneo di spareggio per la Coppa del Mondo femminile, che si è disputato in Nuova Zelanda a febbraio 2023, cinque mesi prima della fase finale.
Ad Auckland, le Grenadières hanno battuto il Senegal per 4-0 in semifinale, prima di imporsi per 2-1 in finale sul Cile di Christiane Endler, staccando così il biglietto per Australia e Nuova Zelanda 2023. Nel torneo iridato però le haitiane avranno il loro bel da fare in un girone composto da Inghilterra (campione d’Europa in carica), Cina PR e Danimarca (finalista di Women’s EURO 2017).
“Sono felicissima e orgogliosa”, aveva detto la capitana Nérilia Mondésir dopo la qualificazione. “La nostra gente contava su di noi. Eravamo molto motivate e non possiamo che essere felici di questo traguardo”.
DANIMARCA
Pernille Harder è arrivata due volte al primo posto nella classifica “Le 100 migliori calciatrici del mondo” di The Guardian; ha segnato nelle finali di UEFA Women’s Champions League e UEFA Women’s EURO; ha vinto sette scudetti in tre paesi diversi; ed è stata nominata European Player of the Decade dall’IFFHS. Eppure Harder non ha mai giocato in una FIFA Women’s World Cup™. A 30 anni, è finalmente pronta per la sua occasione. Non si tratta, tuttavia, solo della figlia più celebrata di Ikast. Riguarda la Danimarca, una delle prime forze nel calcio femminile, che torna sulla scena mondiale per la prima volta in 16 anni. E con l’asso del Lione Signe Bruun che completa Harder in attacco e le giovani Josefine Hasbo e Kathrine Moller Kuhl che aumentano i livelli di ottimismo, Lars Sondergaard farà di tutto per guidare le danesi nella fase a eliminazione diretta della Coppa del Mondo femminile per la prima volta dal 1995.
CINA
La finale della FIFA Women’s World Cup USA 1999™ ha fatto calare il sipario su un torneo di enorme successo per il calcio femminile mentre poco più di 90.000 persone si sono accalcate all’interno del Rose Bowl di Pasadena per assistere a un incontro snervante tra Stati Uniti e Cina. Dopo 120 minuti senza fiato, la coppia è rimasta bloccata sullo 0-0 assicurandosi che, proprio come la finale maschile cinque anni prima nella stessa sede, la finale della Coppa del Mondo femminile andasse per la prima volta ai rigori. Una raffica di tiri dal dischetto ha trovato la rete prima che la statunitense Briana Scurry negasse il goal a Liu Ying, mentre gli USA hanno vinto 5-4 e sono state incoronate campionesse del mondo per la seconda volta.
China PR non è andata oltre la fase dei quarti di finale da quel capolavoro, uscendo ai quarti di finale in tre dei quattro tentativi da allora, inclusa la sconfitta agli ottavi nel 2019. Affronteranno le campionesse d’Europa Inghilterra, Haiti e Danimarca nella fase a gironi di Australia e Nuova Zelanda 2023, pieni di speranza che le Steel Roses possano passare al turno successivo.
(per gentile concessione di fifa.com)