E SONO 23, MA NON PER LA SMORFIA
E siamo alla 23a edizione del Fantacinico, il fantatorneo più antico organizzato dalla lega Fantacinico. A noi piace più la definizione per la smorfia romana, rispetto a quella partenopea (ma solo in questo caso) del numero 23, che rappresenta la fortuna. Ma la vera fortuna è stata quella di durare nel tempo, con tanti protagonisti che sono rimasti o che sono ruotati. Come appunto in questa stagione, nella quale salutiamo il caro Web Master Salvatore, che si prende un periodo sabbatico, ma che ci auguriamo di vederlo in futuro di nuovo con noi. Diamo inoltre il benvenuto a Luigi Pirollo, già presente con noi nelle competizioni internazionali: vedremo il suo valore nei tornei a lunga distanza. Un altro benvenuto lo diamo ad Andrea Messalino, diventato socio al 50% della Down Under; anche lui è stato protagonista in diversi fantatornei di livello internazionale. Ma passiamo all’asta. Diciamolo chiaramente: le attenzioni erano rivolte soprattutto ad un calciatore, il più importante al mondo. Dopo 21 anni il fantacinico finalmente ha messo in gioco il top player che tutti avrebbero voluto provare a prenderlo, come giustamente titolava la Gazzetta. Sotto osservazione c’era giustamente il budget di disponibilità e mentre inizialmente la lotta era ristretta ad Albatros e agli Irriducibili, ad un certo punto si sono inseriti i Cuccioli (che non a caso avevano sacrificato Dzeko), che da campioni in carica, come la Juve, si sono aggiudicati CR7. Per il resto è stata la solita asta spettacolare, col sottofondo del pubblico in strada che assisteva a Chievo-Juve. Ci sono stati calciatori rinnegati e poi riacquistati, admin dispettosi, papini in collegamento telefonico, acquisti rifiutati dopo ben 10 minuti, e granata di varie compagini oggetto dei desideri. E adesso la parola spetta al campo: sarà lui a decidere chi esulterà a fine stagione.